Inflazione al 4,8%: Bari tra le città meno costose d’Italia

La classifica regionale vede la Puglia al terzo posto fra le zone più virtuose con un aumento inflattivo pari al 5,4%

Bari, con un’infrazione al 4,8%, si posiziona al quinto posto nella classifica nazionale delle città con il costo della vita più basso, secondo i dati territoriali dell’inflazione di settembre forniti dall’Istat. Questo dato si traduce in una spesa annuale aggiuntiva di 823 euro per una famiglia media.

Al vertice di questa classifica delle città virtuose, troviamo Potenza con la più bassa inflazione del Paese (+3,4%), che comporta una spesa media annuale aggiuntiva di 671 euro. Al secondo posto c’è Caserta (+3,8%, +739 euro), seguita da Reggio Calabria (+4,2%, +784 euro) e Trapani (+4,3%, +820 euro).

Dall’altra parte, tra le città in cui la vita è più costosa, Genova si distingue con un’infrazione del 7,3%, la più alta d’Italia, che si traduce in una spesa annuale aggiuntiva di 1591 euro per una famiglia media. Milano si posiziona al secondo posto con un aumento del 5,8% rispetto a settembre 2022 e una spesa aggiuntiva di 1575 euro a famiglia. Alessandria e Brindisi con un +7% di inflazione sono al terzo posto, con una spesa supplementare di 1555 euro all’anno per una famiglia tipo.

Guardando alle regioni, la Liguria si colloca al primo posto come la più costosa, con un’infrazione annua del 7,1%, portando a una spesa aggiuntiva media di 1465 euro per famiglia. La Lombardia segue con un aumento dei prezzi del 5,3%, che equivale a un aumento del costo della vita di 1377 euro. Il Piemonte è al terzo posto con un +6,2% e 1354 euro in più all’anno.

Dall’altro lato, la Basilicata è la regione più economica, con un’infrazione del 3,4% e una spesa aggiuntiva di 658 euro, seguita dal Molise (+4,7%, +861 euro) e dalla Puglia (+5,4%, +874 euro), che chiude la classifica delle regioni più risparmiose.