Cheese 2021: Il trionfo di Slow Food Puglia

In vetrina le eccellenze agropastorali della regione, tra ricordi, gusto e visite vip.

BRA – Una cavalcata trionfale nella “rassegna delle rassegne” mondiali sui formaggi a latte crudo di scena a Bra dal 17 al 20 settembre scorso. Non c’è altro titolo più rappresentativo di quanto avvenuto negli spazi espositivi della Puglia, situati nelle storiche Scuole maschili, uno degli ambiti più affollati (e controllati) della fiera braidese.

Nell’aria, assieme ad un’insolitamente calda coda d’estate piemontese, è divampata la voglia di pugliesità a tavola, accompagnata dalla curiosità di quanti hanno già fatto o hanno in programma una discesa alle nostre latitudini.

In quattro giorni (dal venerdì al lunedì), ogni sessione è stata occupata da discussioni, confronti e degustazioni tematiche sui formaggi (ed anche, all’occorrenza, sui salumi) di una zona d’Italia decisa ad interrompere la processione di luoghi comuni sulla vocazione universale alle paste filate. Tra novità e tradizione, ogni laboratorio ha registrato un “tutto esaurito”, permettendo ad una trentina di spettatori di assistere in sicurezza al racconto delle eccellenze della quotidianità.

Un plauso particolare, perciò, spetta alla Regione Puglia che, con sensibilità estrema, ha puntato all’ennesima rassegna a guida Slow Food per sancire la voglia incontrovertibile di ripartenza: «Uno sforzo di attenzione non comune da parte dell’Ente che ringraziamo – commenta il presidente di Slow Food Puglia, Marcello Longo – poiché ci ha stimolati a dare il massimo nel racconta –
re cosa accade a casa nostra e a continuare a operare per la transizione ecologica. Non è un caso se, infatti, sono stati così numerosi i visitatori, desiderosi di conoscere di più e meglio le nostre radici casearie e pensare alla Puglia come una meta possibile nei prossimi mesi, in piena destagionalizzazione dei flussi turistici. Noi ce l’abbiamo messa tutta ed il risultato è stato percepito».

Tra le presenze passate nel nostro padiglione, ornato dalle immagini e dai prodotti in esposizione, anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, accompagnato dalla moglie Cristina Parodi, ed il papà di Slow Food, Carlin Petrini, che ha dispensato a tutti una carica di positività senza precedenti. Un particolare momento di entusiasmo è stato vissuto con il passaggio della “campana di Troina”, oggetto simbolo del popolo transumante, accolto nello stand pugliese, grazie ad una staffetta con gli amici di Slow Food Abruzzo. Questa reliquia, che sta risalendo lo Stivale, dovrà raggiungere Madrid a fine ottobre, sancendo, al contempo, il riconoscimento di Bene materiale dell’Unesco per la rete tratturale europea, dopo quello di Bene immateriale deliberato, nel dicembre 2019, nei confronti della tradizione della Transumanza.

Alcuni numeri da sciorinare: dieci postazioni pugliesi dedicate ai Presidi, più di trecento ospiti alle sessioni di assaggio ed una squadra di volontari composta da una dozzina di attivisti, che hanno tenuto banco per tutta la durata della manifestazione, ricreando un’atmosfera familiare tipica delle latitudini meridionali.